domenica 17 agosto 2014

Di quella volta che non ho scritto sul blog per quasi sei mesi

Eccomi qua. 

I'm back. 
Sono tornata perché è da tutta la settimana che penso "ma e il mio blog?" a cui seguiva normalmente un "naaah a chi vuoi che gliene freghi di leggere le mie idiozie" e INVECE NO. 
Stamattina mi sono alzata con seicento cose da fare, e naturalmente quando uno ha milioni di cose da fare che sono lì che si accumulano e le scadenze si avvicinano, qual è la cosa più saggia da fare? MA AGGIUNGERE ALTRE COSE DA FARE ALLA (già lunghissima) LISTA, ovviamente!!  

Insomma ecco, con tutte le cose che avevo da fare, mail da mandare all'università di Innsbruck per il mio periodo di studio lì questo autunno, piccoli dettagli da definire come TROVARE ENTRO BREVE UNA CASA-UN PONTE-UNA FABBRICA DISMESSA di Loacker dove poter alloggiare durante il mio periodo austriaco, scrivere alla mia università, studiare per un esame di settem... (pffff WHAT'S STUDIARE?!), prendere questo dannato sole finché c'è e si degna di palesarsi che non posso arrivare a settembre bianca come una mozzarella, decidermi finalmente a comprare online un portatile decente che (almeno) non muoia ogni giorno e rinasca dalle sue ceneri ogni giorno stile araba fenice perché che ci crediate o no il mio vecchio computer aveva un po' questa tendenza a morire e risorgere il giorno dopo (ancora più rincoglionito di prima) e quindi ho deciso di porre fine alle sue sofferenze, anzi lui ha deciso di porre fine alle MIE decidendo di non accendersi più proprio durante il periodo esami con una tesina pronta solo da consegnare (studenti, You know what I mean), e quindi addio pc, Ciao Chicco, ciao! 
Ecco con tutte queste cose da fare, io stamattina decido di aprire e guardare il blog. 

Chissà se è ancora lì. 

Se mi hanno dimenticato. 

Se si è cancellato tutt... Hei, è ancora tutto lì, fico! E ho (occhioni giganti da faccina di whatsapp quella a sinistra, con le guanciotte rosse e gli occhi sbarrati) un SACCO dico UN SACCO di visualizzazioni! 
Millemilla! 
E non sono visualizzazioni del cavolo ma letture vere e proprie di alcuni post, quelli più corposi!

Sono commossa, davvero.
W o w ragazzi! 
Grazie. 


Ok, ho avuto un'infanzia con poche esternazioni di affetto quindi con le cose emotive non ci so proprio fare e non starò certo qui a mostrarvi le mie emozioni, che mi vergogno.
Fatevi bastare quel Grazie. 

E ora basta con le smancerie. 
Let's talk about cose fondamentali nella vita, tipo perché le blogger si mettono i Doc Martens per gli outfit di agosto, o cose ancora più caryne tipo le slip on di Steve Madden (o chi per lui ) e il bordeaux che andrà tanto il prossimo autunno.  
Mamma mia ragazzi come sono influenzabile. 
Vedo un paio di sgallinate con i loro #ootd su Instagram e subito corro online a guardare dove posso acquistare quello che ho visto. 
Anzi no. Guardo Instagram, pondero. Pondero ancora per cercare di capire se quel giubbino di pelle bicolor ghiaccio e blu elettrico mi fa impazzire o no. E nel caso mi faccia impazzire, se dovessi acquistarlo mi farebbe sembrare una badante in gita a Venezia? 
Insomma rifletto. 
Guardo, mi incuriosisco. 
Magari seleziono, passo alla lente d'ingrandimento ogni singola foto che trovo sullo shop online. 
Forse forse lo metto anche nel carrello.
Ma non acquisto. 
Non subito. 
Uhè sono pur sempre pellegrina e squattrinata, c'ho uno pseudo Erasmus da fare, io. 
La paga del lavoro estivo quest'anno va tutta in Austria (bestemmiebestemmiebestemmie) a comprarmi cremine bio e sediovuole un Iphone. E il pc. Scrauso. 
Che vitaccia. 
Senza neanche una Antigona di Givenchy nell'armadio. 
Che dico, una semplicissima Postina di Zanellato. 
Una poraccia di una borsa di Prada presa all'outlet di Pincopallino. 


Ok dopo questo momento Oliver Twist, passiamo alle cose serie. 

Q U E S T E . 

 

E ora le domande di rito.
Non sono carine? 
Sì. 
Ci piacciono? 
Sì. 
Me la sento di affrontare un animalier alla modica cifra di 100 euro? 
Non credo. 
Ma Steve, che è un gran simpaticone ha pensato a tutte noi che siamo un po' pignette del vorreimanonposso e Sa, perchè lui LO SA che esiste gente che non va in giro coi suoi trampoli tutto il giorno rischiando di lacerarsi un legamento (hello, me!) o di andarsene in giro con delle slip on leopardate che attenzione ora vi sembrano strafighe nelle foto degli outfit estivi delle varie blogger, ma vi ricordo che in autunno si va di calzino scuro e l'effetto è subito quello di un nonno che va a giocare alla bocciofila (truestory ci siamo passati tutti anche con le Victorias che profumavano di fragola ebbenesì), insomma Steve lo sa e quindi ha ben pensato di fare anche la versione black di tale articolo. 
Di cui però io, piccola fiammiferaia de noantri (a.k.a. MAQUANTOMIPIACEUSAREILCORSIVOOGGI), ho scovato la scopiazzatura pure piùccarina su Zalando, di un marchio a me finora sconosciuto, tale Zign.  

Eccola qua. 


Ora ditemi voi. 
A me garba un sacco. 
E poi mi farebbe sentire teen ma con classe quelcertononsòcche

Ciao Steve, scusa se ti ho insultato per i tuoi trampoli quella volta, e grazie di tutto.









domenica 23 marzo 2014

Cose che non sapevo di volere

Allora sì, eccoci qua, sono ancora viva! 

Perdonate l'assenza ma tra una cosa e l'altra qua il tempo passa gli esami si avvicinano e non posso assolutamente permettermi di perdere tempo sono già indietro e qua è pieno di secchioni che mi mettono l'ansia ogni giorno che passa, quindi mi devo tenere al passo di tutti gli altri nerds e finora non ho avuto manco il tempo di scrivere uno straccio di post in tutte queste settimane! 
Ma non temete, in questo mese e mezzo ho avuto modo di immagazzinare innumerevoli informazioni e scene trash quindi gli spunti non mancheranno! 

Cominciamo il mio rientro sulla piazza del web con una nuova rubrica assolutamente priva di spessore alcuno, ma di grande interesse per tutti (seh, come no) che ho deciso di intitolare COSE CHE NON PENSAVO DI VOLERE. 

Ricordiamo anzitutto che sono una persona estremamente diffidente e che da buona acidella nascosta sotto chili e chili di trucco minerale che rendono il mio visino dolce e simpatico, giudico fondamentalmente tutti già dalla prima impressione quindi piacermi "a pelle" è assolutamente FONDAMENTALE per entrare nelle mie adorabili grazie (e scusate l'arroganza da Lil bitch). 

Questo accade per le persone e per i prodotti di bellezza, mentre posso effettivamente diventare un pochino più flessibile in fatto di canzoni o cibi (no Sushi, ti odio e continuerò a odiarti finché vivrò, it's a promise). 
Nonostante la poca convinzione ho cercato, in precedenza, di dare delle chances ad alcuni prodotti come il latte detergente di alcune marche (paraffinaaa?? HELLO!), la cera idrosolubile in vasetto anziché in rullo (perché? Si sporca OVUNQUE con la cera e la spatola, sembrava ogni volta la scena di un film horror con schizzi color miele ovunque), gli assorbenti della Lines (NO. E amici della Lines, la vostra agenzia pubblicitaria dovrebbe essere denunciata per gli spot che propone. Libera e felice come una farfalla?? Ma vaff...)cose così insomma. 
Ora mi sono convertita all'acqua micellare. 
Sì amiche, come dice una canzone Another world is possible! Niente occhi che bruciano, il momento strucco è rapido e la pelle è pulita a fondo in pochi istanti (e questo è fondamentale sia che si torni a casa stanche morte dopo una giornata di lavoro, che nel caso si facciano le ore piccole e nonostante la sbornia colossale si abbia ancora una remota parvenza di coscienza civile che prima di andare a dormire oltre a bere 6 litri d'acqua ci fa pensare "MMmerda mi devo struccare", e sappiamo tutte quanto quel momento sia critico, essere sbronze e ficcarsi un dito in un occhio cercando di struccarsi non è il massimo). 
Quindi YEEH andate a comprarvi l'acqua micellare. 
Io dico Venus, eh. 

Ma fate voi. 

Vista la mia colossale diffidenza verso l'intero mondo universo, avevo acquistato un'acqua micellare Venus alla modica cifra di 4 euro. Dopo aver finito la mia prima bottiglietta (e averla finita con soddisfazione, ho del latte detergente in bagno che ho lì da quando andavano di moda i Backstreetboys, per dire) ed essere entrata ufficialmente nel mondo della fase strucco seria, ho deciso di acquistare un'acqua micellare da vera Pro. 
Mi sono messa alla ricerca di qualche altra acqua micellare, e ho scoperto che il Master di questo "settore" è la Sensibio di Bioderma, 17 euro per 250ml, seguita da quella di Avène 13 euro circa. 

Un po' troppo, secondo me. 
Alla fine è acqua, no? 
Che differenza ci sarà mai tra quella da 5 euro e quella da 17? 
Comunque, volevo provarle. 

Fortuna vuole che il padre della mia coinquilina sia dermatologo, quindi la nostra amica qui è piena dico P I E N A di campioncini, samples eccetera delle suddette marche. 
Un paradiso. 
Solo per me, ovviamente,
Per me, figlia di due cristi che con la cosmesi non hanno nulla a che fare. 
Per lei naturalmente è più che normale, talmente normale che ha un sacco di cose che praticamente non usa. 
Tipo un campioncino di acqua micellare Bioderma da UN LITRO. 
UN LITRO. 
'Na bottiglia praticamente. 

Bitch.  
Ma bitch quelli della Bioderma che fanno i campioni da un litro.
Perché i samples da un litro?
Che se ne dovrebbe fare un dermatologo?
Vabbeh, non indaghiamo oltre. 

La suddetta coinquilina mi ha comunque gentilmente concesso di provare sta benedetta Bioderma, anzi mi ha proprio detto di usarla che tanto a lei "non basterebbero due vite per finirla". 
Eh, in effetti. 
Quindi ho provato sta Bioderma, e vi dirò. 
Mi ha deluso. 
Innanzitutto il profumo, che sa quasi di disinfettante, di ospedale. 
E poi il (perdonate il linguaggio snobbone, mi sento scema anch'io a scrivere così ma è l'unico modo per riuscire a spiegarmi in modo chiaro) potere struccante non è lo stesso. 
Ci vuole più prodotto di quello della Venus, devo fare più passate e nello sfortunato caso in cui mi finisca nell'occhio, mi brucia un po'. 
Inoltre, nonostante sia la versione più delicata, la pelle tira e devo risciacquarmi il viso una volta finito.  
Vabbeh, poco male, 17 euro risparmiati per quella casacchina di Mango che ho visto l'altro giorno, yeah!

Quindi dopo essermi lamentata con una mia amica di questa cosa e non volendomi rassegnare a comprare l'acqua micellare della Lycia, il fato ha voluto che alcuni campioncini di Eau Micellaire Avèned fossero recapitati a me... Miracolo! 
Sì perché sono deficiente, ho un'amica farmacista e MAI finora mi è passato per la testa di chiederle dei campioncini, che lei tra l'altro BUTTA VIA.  
Sì, sono proprio deficiente. 

Una deficiente con un sacco di campioncini, yeeeeh!! 
Per la cronaca, anche l'acqua di Avène non è male, certamente meglio della Bioderma ma il rapporto qualità prezzo secondo me non è all'altezza di quello di Venus (provatela! E amici di Venus, mandatemi dei campioncini da testare!). 

Insomma l'anima pia della farmacista che mi ha portato tutti quei campioncini ha messo nella borsina La Roche-Posay anche una bottiglia gigante di Acqua termale Vichy
Che è tutt'altra cosa rispetto all'acqua micellare, attenzione! 
E quando ho visto sto bottiglione da 300ml, le ho detto "Lola ma cos'è sta roba inutile, portatela via, la mia vita ha senso solo grazie all'acqua micellare, quella termale secondo me è INUTILE". 
Grave errore. 
Gravissimo errore di valutazione. 
Ma l'ho tenuta lo stesso. 
E l'ho provata su consiglio della mia amica. 

Si può vaporizzarla sul viso quando fa caldo, e lasciarla asciugare o tamponarla con della carta, rinfresca il trucco e non lo scioglie, lascia la pelle morbida e fresca, come pulita (ma come farà? Boh), come tonico non è granché ma se la vaporizzate subito dopo la crema e prima di truccarvi e mettere il fondotinta, l'effetto sarà strabiliante, il trucco tiene un sacco tutto il giorno e il viso sembrerà più luminoso. 
Giuro. 
Oddio sembro un'invasata a dire ste cose ma credetemi, è vero! 
Mah.
Come faccia a fare tutta sta roba, non so.
Magia? 
Chi lo sa. 
Male comunque non fa. 
E a noi ci interessa sembrare naturalmente più pheeghe, non importa come. 

Tutto questo per dire: MAI PIU' SENZA ACQUA TERMALE. 
E acqua micellare. 

Ecco, ho finito. 

Anzi, spetta che vi metto una fotina dell'acqua termale della Vichy. 
Che carina, eh? 





giovedì 23 gennaio 2014

Chi non muore si rivede [Ma anche no University edition]

Allora eccomi qua. 
Dopo mille anni. 
Sì, scusatemi ho ricominciato l'università e sto studiando come una pazza che tra un po' mi verrà la gobba come quel pesante di Leopardi (a.k.a. un'incudine sui maroni, speriamo di finire presto sti esami che non ce la faccio più). 

Perdonatemi, non vi ho abbandonate (VI? Vi a VOI chi? Mi illudo ancora che qualcuno mi legga ahahahah) e ogni santo giorno da quando ho iniziato la Specialistica continuo a pensare DEVOFAREUNPOST-DEVOFAREUNPOST-DEVOFAREUNPOST, idea che più o meno sono costretta a sopprimere immediatamente dal momento che DEVOSTUDIARE-DEVOSTUDIARE-DEVOSTUDIARE e non mi funziona il pc quindi sto scrivendo dall'Ipad E last but not least d ogni volta che mi viene in mente qualcosa su cui scrivere me lo dimentico dopo 5 minuti. 
Anche perché da circa tre settimane sono segregata in casa e le uniche uscite riguardano la spesa per rifornirmi di viveri (incluse le tappe a Beauty Star e Sephora che sono da considerarsi di fondamentale importanza per la mia sopravvivenza), andare in facoltà a sostenere gli esami e/o andare in Segreteria studenti a farmi prendere per il culo consegnare scartoffie e robe varie, quindi non ho molte occasioni per poter spettegolare e avere spunti trendy da criticare o a cui ispirarmi. 

Anche perché qui il mood è etnico/alternative/hippie oppure fighetto provinciale
Una via di mezzo NON C'È.   


Però. 

Però ieri sono andata in Segreteria a farmi prendere un po' a pesci in faccia dalle culone dietro la segreteria che lavorano lì per tipo 3 ore al giorno e mentre aspettavo il mio turno ho avuto modo di analizzare la fauna e la flora circostante squadrando tutti da capo a piedi con aria critica come fanno le vecchiette in sala d'attesa quando vanno dal medico. 

A parte la segretaria quarantenne dietro la scrivania che mi si presenta con una fascetta colorata in testa e le treccine stile sonoappenatornatadaSharm, la calza coprente e il vestitino di lanetta che ANCHENO (Amica ti odio perché mi hai 
trattato come un'idiota e l'errore non era mio ma tuo, bitch). 
Insomma mi si siede accanto questa tizia un po' emo col rossetto rosso di una tonalità un po' troppo passeggiatrice della tangenziale (e vabbeh cuore, non tutti conoscono la differenza tra il rossetto da zoccola e quello che puoi portare anche alle 11 del mattino perché è chic) capello lungo e nero da metallara con quel mosso da Pino degli Ape Escape (chi ha guardato XFactor quest'anno, you know what I mean) leggings e un paio di Jeffrey Campbell tarocche.  
Sìì si vedeva che erano tarocche, I swear.

Queste







Ora io dico PERCHÉ. 
Perché alle due di un mercoledì pomeriggio mettersi delle scarpe così? 
Io ammetto di non apprezzare il genere, la borchia mi fa un attimo ansia anche perché con i tacchi di quell'altezza mi sembrano delle trappole per caviglie e rabbrividisco solo all'idea di indossarne un paio (sono anche scema che non saprei camminarci eh). 
Comunque.
Siamo all'università non in discoteca. 
O no? 
Come la tizia col rossetto rosso e shiny il giorno dell'esame di filologia. 
Ma cosa ti passa per la testa di metterti un rossetto del genere il giorno dell'esame?? 
E ti metti pure in prima fila. 
E sei pure brutta come la morte. 

Amiche, NO. 
Siamo all'università. 
U-NII-VEER-SII-TÀ. 

Carla ed Enzo direbbero che "è sbagliata l'occasione d'uso". 
Io direi Amica torna a casa che è meglio. 

Anzi dico che è meglio se chiudo l'ipad e torno a studiare vah.

(Devo fare un post sui look da università. Mammamia che creatività eh?).